Giornate tutte uguali, tranquille ma noiose, ci lasciano insoddisfatte e la ricerca di stimoli può portarci verso il cibo in eccesso: scopri se anche tu corri questo rischio
Chi si ferma è perduto: per questo salti da un’attività all’altra, perennemente smaniosa e annoiata, nella speranza di trarre da hobby, contatti, svaghi, impegni, quel piacere e quelle emozioni forti che la vita ordinaria ti nega. Ma quell’entusiasmo che all’inizio ti accende, si smorza presto, anche gli obiettivi raggiunti non ti gratificano come pensavi. C’è sempre qualcosa che manca, un senso di vuoto che si placa solo mangiando, in fretta, avidamente; l’importante è portare dentro, riempirsi. L’errore è cercare fuori di te stimoli e interessi che ti nutrano e riempiano il vuoto che deriva non dalla mancanza di cose ma dall’incapacità di trarne nutrimento. Rallenta, aguzza i sensi: ascolta, osserva, assapora tutto ciò che fai. Scoprirai che anche le piccole cose saziano.
Le tue giornate sono fatte di piccole abitudini e rituali che ti fanno sentire protetta e al sicuro. Apatia, stanchezza, noia ti fanno meno paura del doverti confrontare col nuovo e con la tua capacità di adattarti e di metterti alla prova. Le piccole trasgressioni a tavola ti danno così quel piacere che altrove ti neghi. I rischi che eviti ovunque li corri col cibo: non a caso ti attraggono alimenti proibiti, ipercalorici e poco sani. Hai fame di stimoli, non di cibo. Quell’impulso verso sapori forti e decisi, parla del bisogno di piacere, di emozioni, ma anche di sollecitazioni fisiche e sensoriali. Nutri il cervello di interessi, alimenta la curiosità, cura il tuo corpo e la fame si smorzerà senza sacrifici.
Non hai bisogno di fare grandi cose per stare bene. Le tue giornate, apparentemente normali, ti riservano piccole sorprese o scoperte inattese. Sei aperta al nuovo e impari sempre qualcosa da ciò che ti accade. Nel tuo piatto come nella tua vita, “assaggi”, sperimenti, crei, assapori e il cervello, appagato dalla novità, fa carburare il metabolismo. Il tuo approccio al cibo è sano ed equilibrato, alla quantità preferisci la qualità, ai sapori artefatti, quelli genuini. A nutrirti sono le piccole cose ma soprattutto un atteggiamento di ricerca e di apertura che fa di ogni cosa, anche la più banale, un'esperienza gratificante. Il segreto non sta in ciò che fai ma nel modo in cui lo fai: con attenzione, cura, presenza, come se tutto fosse lì.