Continui a mangiucchiare e non sai perché? Scopri se a farti esagerare con dolci e snack è una tristezza nascosta, che forse neppure tu conosci...
Un giorno è il mal di testa, laltro la gastrite o noiose contratture muscolari che limitano la libertà di movimento. Se non fosse per questi acciacchi faresti molte più cose ma non ce la fai. In più, dentro di te serpeggia il timore che possa trattarsi di qualcosa di più serio: langoscia ipocondriaca assorbe molte energie e ti tormenta. E quando anche gli altri piaceri (fare sport, uscire con gli amici, andare a ballare) ti sono negati perché non stai bene, cerchi consolazione in qualche trasgressione alimentare che riempie un vuoto di cui neppure tu sei consapevole fino in fondo
Il vero problema: sei troppo cerebrale e lontana dal corpo e dal piacere semplice e spontaneo che da esso deriva. Le paure ipocondriache nascono dallestraneità da una parte di te istintiva che rimane sconosciuta e inafferrabile.
Il rimedio: rivaluta il corpo come fonte di piacere e pratica nuoto, danza e altre attività molto fisiche. Non lasciarti bloccare dai malesseri: saranno i primi a trarne giovamento.
Di attraversare periodi poco brillanti capita anche a te, soprattutto al sopraggiungere dellinverno: ti cali nella routine casalinga e lavorativa ma ciò che ti salva (e che ti impedisce di cadere nelle maglie insidiose di una depressione mascherata) è listintiva ricerca del piacere e del benessere. Per questo riesci sempre a trovare un momento di relax e a godere dei piccoli piaceri della vita: un caffè in compagnia, la lettura di un libro, un sonnellino ristoratore, una corsa che ti aiuti a scaricare la tensione
E anche quando arriva la tristezza il tuo atteggiamento è saggio: non cerchi a tutti i costi una causa, né un rimedio. Come è arrivata se ne andrà!
Il tuo punto di forza: riesci ad assecondare in maniera del tutto naturale, senza giudicarlo, il desiderio legittimo di relax, divertimento, gratificazione, assegnando al piacere il ruolo prioritario che gli spetta. Ed è proprio questo atteggiamento che ti salvaguarda dagli eccessi alimentari e ti garantisce linea e buonumore.
Pigrizia: è questo il nome che dai alla resistenza a iniziare qualsiasi cosa. Non hai voglia di fare niente, nulla ti stimola o ti incuriosisce, ma ciò che desta un po di perplessità è il fatto che questa tua stanchezza non migliora neanche con il riposo! Lunica cosa che davvero ti dà ristoro è il cibo, in particolare quello dolce: per ritrovare le forze, per te, nulla di meglio di una bella fetta di torta oppure una scorpacciata di biscotti, una stecca di cioccolata
Il disagio di fondo: mancano soddisfazioni autentiche nella tua vita e la venatura depressiva nasce da un appetito di stimoli e di piacere che non riesci ad appagare.
Il rimedio: ascolta il tuo disagio e prenditi cura di te, trovando per esempio il tempo per un hobby che hai a lungo sacrificato per motivi di famiglia o lavoro. Asseconda curiosità e desideri insoliti e quando hai le pile scariche, piuttosto che ricorrere al cibo, regalati un bagno o un massaggio.