Attenta: se ti lamenti ingrassi

Sai ciò che vuoi e hai altrettanto chiaro quel che non ti va. Ecco perché, appena qualcosa urta la tua sensibilità, scatta un riflesso che ti fa intervenire nel modo giusto. Le tue lamentele non sono gratuite e soprattutto sono sempre circoscritte a un problema specifico. Piuttosto che lanciarti in filippiche vittimiste o in invettive contro il mal costume e le cose che non vanno bene, fai la tua parte in prima persona, contribuisci per quanto puoi a migliorare le cose...L'insoddisfazione è la molla che ti spinge a reagire: d'altronde la fiducia in te stessa non manca, così come l'iniziativa. Non c'è nulla da dire: avanti così!

Il commento
In ogni relazione riesci a esprimere il tuo punto di vista e i tuoi sentimenti. Non hai bisogno di consigli "esterni": la tua guida interiore è l'istinto e lui non sbaglia mai, neppure quando ti fa "sbottare" al momento giusto. Ma dopo 10 minuti, ogni rancore è svanito. La tua linea è al sicuro!

Per il tuo occhio critico, allenato a cogliere ogni imperfezione, non è difficile trovare ovunque qualche motivo di insoddisfazione. Le lamentele sono il tuo forte, la tua insoddisfazione è un modo di essere nel mondo, il terreno su cui attecchiscono malumori e contrarietà. Ma per quanto ti lamenti, difficilmente ti dai da fare per cambiare quel che non va bene. È proprio questo il punto: lamentarti in fondo serve a mantenere le cose così come stanno... Il cambiamento ti fa paura, e ti aspetti che le cose debbano cambiare da sole, quasi per magia. Ma tu, cosa fai?

Il segreto
Assumiti la responsabilità del tuo benessere: concedi alle lamentele un piccolo spazio quotidiano e poi  impegnati a modificare ciò che non va, in prima persona. Vedrai che il continuo mangiucchiare per nervosismo e frustrazione si placherà.

"La perfezione non esiste" e dunque "bisogna accontentarsi" e prendere "quello che passa il convento": ecco tre frasi tipiche del tuo modo di pensare. Ma questo tuo spirito di adattamento è una forma di lamento passivo e non manifesto che nasconde un senso di rassegnazione e di accettazione forzata degli eventi. Ti accontenti di quello che c'è per evitare di metterti in gioco e di sottoporti allo stress di conquistare quel che vorresti davvero. Quanto al rischio di ingrassare, ahimè, è molto presente, perché ti consoli col cibo e non c'è niente di meglio di una pancia piena sentirsi concilianti e tollerare ciò che non va.

Il rimedio
Hai diritto di scegliere: impara a dire no quando lo senti o a esporre qualche critica anche col sorriso sulle labbra. Cancella dal vocabolario frasi come: "A me va bene tutto", "Non mi disturbi affatto", "Vedrò d'accontentarmi": valgono migliaia di calorie!