Amare, per te, fa rima con soffrire. L'amore ti provoca dubbi e sentimenti difficili da tenere a bada. Perché amare diventa un inferno? Perché opponi resistenza, hai paura della sua forza e temi possa farti star male. Eppure ciò che vivi come una rovina è la chiave della tua felicità. Se solo ti lasciassi andare, ti fidassi di ciò che senti scopriresti quante piacevoli sorprese la passione può riservarti.
Quando arriva è come una brezza estiva: accarezza e rinvigorisce ma soprattutto ti rimette al mondo, ti fa rinascere, vedere le cose con occhi nuovi. L'innamoramento vissuto nel suo aspetto più naturale è un vero e proprio trattamento ringiovanente per il cervello: lo libera da schemi fissi e lo fa evolvere e maturare. È un'energia pura che attiva la creatività, facendoti vivere ogni momento al meglio. Per te ciò che conta non è tanto il progetto o la proiezione nel futuro di una relazione stabile, ma ciò che senti e che ti fa star bene adesso. I tuoi amori non rientrano in schemi fissi e sono liberi da catene, anche se contemplano emozioni forti come la gelosia o la passionalità.
Ciò che più ti sta a cuore è la sicurezza, la stabilità, la certezza di essere amato/a per sempre e senza riserve. In questa visione ideale le inevitabili difficoltà del quotidiano, le incomprensioni e i limiti dell'altro possono diventare un ostacolo insuperabile, motivo di delusione e di insoddisfazione. I tuoi amori spesso lasciano l'amaro in bocca, una sensazione di sfiducia e di pessimismo: nessuno potrà mai amarti come vorresti, perché - dici - l'amore vero non esiste. E in questo hai ragione: non può esistere l'amore come lo intendi tu, un amore che non lascia spazio alla libertà, alle differenze e al cambiamento. Il rischio che corri è quello di non riuscire a vivere in modo autentico e spontaneo la relazione.