Quanto sei davvero stanca?

L’energia non ti manca, ma sei tu a decidere come e quando utilizzarla. La stanchezza ti assale soltanto in determinate circostanze: più che una vera mancanza di forze si tratta di rifiuto o di protesta, di fronte a certi impegni qualcosa dentro di te si ribella e “incrocia le braccia”. Così ad esempio se si tratta di seguire la Formula 1 sai rimanere sveglio fino a tarda notte, ma se devi far tardi al lavoro il sonno ti divora. Il tuo carburante è il piacere, quando non ti diverti o non trai un’immediata gratificazione da ciò che fai, l’energia cala vertiginosamente e devi fare appello a tutta la tua buona volontà per andare avanti. Trova sempre un piacevole incentivo per affrontare i compiti più gravosi, se occorre premiati da solo, ad esempio trasforma un’ora di straordinario in una spesa voluttuaria, e volgi in gioco le incombenze più noiose. Questo funziona soprattutto per i bambini! Fai appello alla fantasia, ne hai tanta.

Se occorre sai essere attivo e instancabile, senza lamentarti lavori con ottimismo e concretezza, ma quando è il momento ti fermi e tiri il fiato. Basta poco, anche solo una pausa per un caffè o una buona dormita per sciogliere la tensione e ricaricarti. Perché la tua è una stanchezza fisiologica, che difficilmente raggiunge i livelli di guardia diventando stress. Tutto merito del modo in cui affronti le cose, senza caricarle di troppo aspettative e ansia e senza forzarti a fare ciò che non ti va solo per dovere o per dimostrare quanto vali. Per te è di vitale importanza credere in ciò che fai e trarre piacere da ogni cosa. Per incoraggiarti ti basta puntare l’attenzione sugli aspetti positivi della realtà e concentrarti sulle sensazioni piacevoli. Così anche il dovere diventa un piacere.

Più che uno stato momentaneo la stanchezza per te è diventata quasi un modo d’essere. Perennemente giù di tono, lamentoso e irritabile, borbotti come una pentola di fagioli. Ma a costringerti a un estenuante lavoro sei tu: quello che fai non è mai abbastanza. Solo quando ti fermi crolli, ma senza staccare la spina, la testa continua a lavorare e a incalzarti. Neanche il fine settimana ti concedi il “dolce far nulla”, per te persino il riposo è un dovere, bisogna recuperare energie per continuare a fare. Se ti ostini a non fermarti e a pretendere da te stesso l’impossibile, rischi un esaurimento. Riconosci i tuoi limiti e ricorda che la ricarica che ti serve è il divertimento. Non sei Superman, nessuno ti richiede di essere perfetto!