Rhodiola rosea: scopri cos’è e a cosa serve, le controindicazioni, le proprietà e i benefici per la gestione dello stress, concentrazione e salute generale
La Rhodiola rosea, conosciuta anche come rodiola, radice d’oro o radice artica, è una pianta adattogena che cresce nelle zone fredde. Da secoli è utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà energizzanti e per migliorare la capacità del corpo di adattarsi allo stress fisico e mentale.
Negli ultimi anni la Rhodiola ha guadagnato popolarità come integratore naturale grazie ai suoi numerosi benefici per la salute sostenuti dagli studi scientifici, tra cui il miglioramento delle prestazioni cognitive, il supporto al sistema immunitario e la gestione dello stress e della stanchezza psicofisica, anche in caso di astenia e burnout. In questo articolo approfondiamo le proprietà della pianta, i suoi molteplici benefici e i modi migliori per assumerla.
Indice dell'articolo
La Rhodiola rosea è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. Originaria della Siberia, è molto diffusa in Mongolia e cresce spontanea anche sui monti del Nord-Europa, in Lapponia e Scandinavia, e del Nord-America, in Alaska. Presenta un arbusto di circa 35 centimetri, ben adattato a vivere in zone impervie e rocciose di catene montuose a elevate altitudini, dai 3.300 ai 5.400 metri, trovando un habitat idoneo anche su Alpi e Pirenei. Le foglie della Rhodiola rosea sono spesse e carnose, i suoi fiori hanno un colore che va dal giallo all’arancio, sono molto profumati e assomigliano a una piccola rosa (il suo nome, Rhodiola rosea, significa proprio “piccola rosa”).
Tra i principi attivi della Rhodiola rosea si trovano glucosidi (tra cui rosavina e salidroside), acidi organici (come caffeico, gallico e clorogenico), tannini (catechine e proantocianidine), flavonoidi, polifenoli ecc. Il salidroside (anche noto come rodioloside) è considerato uno dei principali principi farmacologicamente attivi della pianta, ma anche la rosavina riveste un ruolo significativo per le sue proprietà, rendendo importante considerare entrambi i composti.
Un rapporto standard rosavina/salidroside pari a 3:1 è comunemente utilizzato come marker per garantire la qualità degli estratti. Il salidroside stimola la produzione di serotonina, adrenalina e dopamina, migliorando il tono dell’umore con un effetto antidepressivo e potenziando anche le capacità intellettive. Inoltre, agisce positivamente sulle funzioni metaboliche di cuore, fegato e muscoli, senza effetti collaterali. Gli acidi organici e i flavonoidi presenti nella Rhodiola rosea conferiscono alla pianta le sue proprietà antiossidanti.
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La Rhodiola rosea è una pianta dalle proprietà tonico-adattogene, come l’Eleuterococco e il Ginseng, perché sostiene e aiuta l’organismo a reagire bene in caso di stress psico-fisico, ed è efficace come ausilio nella capacità di adattarsi ai cambiamenti e sfruttare al meglio le proprie energie. Inoltre stimola e potenzia le difese immunitarie, migliora la resistenza e la risposta alla fatica, agendo sia sul piano fisico sia su quello mentale.
LaRhodiola roseaha un effetto energizzante e rinvigorente, soprattutto nel predisporre l’organismo a sopportare la stanchezza, innalzando la soglia di tolleranza. Vediamone insieme proprietà e benefici.
La Rhodiola rosea è un ottimo antistress: aiuta a riprendersi da stati di spossatezza fisica e mentale dovuti a periodi di vita particolarmente “faticosi”, che determinano anche nervosismo. In tal senso, agisce soprattutto a livello del sistema simpatico, contro ansia e depressione, aumentando i livelli ematici di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile della sensazione di benessere, e contrastando gli effetti nocivi del cortisolo, che viene prodotto dai surreni in caso di ansia e stress.
La Rhodiola rosea ha un’azione tonica a livello intellettivo, dato che migliora memoria e concentrazione grazie alla sua azione su dopamina e noradrenalina, riduce la fatica mentale e innalza la soglia di attenzione. Inoltre potenzia le funzioni cerebrali in generale, donando maggiore lucidità e rendendo propensi ad agire.
La Rhodiola rosea è nota principalmente per le sue proprietà adattogene ed energizzanti, motivo per cui potrebbe non essere indicata in caso di insonnia. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono come questa pianta possa aiutare a migliorare indirettamente la qualità del sonno grazie alla sua capacità di ridurre il livello di stress e la stanchezza fisica e mentale. Questo effetto può favorire un maggiore rilassamento muscolare e contrastare la tendenza a rimuginare, condizioni che spesso impediscono un sonno ristoratore.
È importante sottolineare, però, che la Rhodiola rosea non è un rimedio diretto per l’insonnia, ma può essere utile in situazioni in cui lo stress rappresenti una causa secondaria dei disturbi del sonno.
Dal punto di vista fisico la Rhodiola rosea combatte l’affaticamento, perché aumenta il tono muscolare e la resistenza dell'organismo, riducendo i tempi di recupero e determinando una migliore performance fisica. Inoltre, assumerla favorisce la sintesi delle proteine e, di conseguenza, la rigenerazione dei muscoli.
La Rhodiola rosea può contribuire a potenziare le difese dell’organismo, aumentando l’attività dei globuli bianchi e supportando la risposta immunitaria contro le infezioni virali o batteriche e le micosi. Inoltre, grazie all’attività antiossidante dei flavonoidi in essa contenuti, contrasta l’invecchiamento cellulare e l’azione dei radicali liberi.
Riguardo al possibile ruolo della Rhodiola roseacome supporto nelle terapie antitumorali, alcuni studi preliminari suggeriscono che potrebbe contribuire a proteggere e riparare il DNA cellulare, ma le evidenze in questo ambito sono ancora limitate e non definitive. Pertanto, non è corretto considerarla un rimedio preventivo o terapeutico consolidato per i tumori. La ricerca è in corso, e ulteriori studi sono necessari per confermare questi effetti.
La Rhodiola rosea è utile anche in caso di pressione bassa e tachicardia: pacifica il cuore e agisce sul sistema circolatorio, proteggendo anche da problemi cardiovascolarideterminati da ansia e stress.
La Rhodiola rosea può essere utile in caso di sovrappeso, in quanto contribuisce a migliorare il metabolismo lipidico e a ridurre lo stress, fattore che spesso gioca un ruolo significativo nell’aumento del peso.
Inoltre, grazie alla sua capacità di attenuare la fame nervosa e il desiderio compulsivo di carboidrati, legati a problematiche emotive come stress o ansia, può favorire un migliore controllo dell’appetito. Questo effetto è attribuibile alla sua azione sulla dopamina, che aiuta a riattivare “l’interruttore cerebrale” responsabile dell’invio del segnale di sazietà, contrastando così la tendenza a un’alimentazione eccessiva.
Infine, laRhodiola rosea è anche afrodisiaca: agendo sulle cause che generano ansie, riporta la libido e incentiva il desiderio sessuale, anche grazie a una migliore irrorazione sanguigna delle zone genitali. Nell’uomo può quindi risolvere problematiche dovute all’ansia di prestazione e nelle donne potenzia anche la fertilità e i livelli ormonali.
In commercio sono disponibili integratori alimentari a base di Rhodiola rosea sotto forma di capsule o compresse. La dose giornaliera può variare in base alle esigenze personali, all’età e al peso corporeo. Gli studi più affidabili suggeriscono un dosaggio compreso tra 200 e 600 mg di estratto standardizzato, che garantisca il rapporto 3:1 tra rosavina e salidroside, per ottenere effetti terapeutici significativi.
Si consiglia di assumere la Rhodiola preferibilmente al mattino appena svegli, per evitare interferenze con il sonno, o comunque prima dei pasti principali. I tempi di assunzione possono variare da uno a due mesi, ma è sempre opportuno consultare un esperto per personalizzare il dosaggio e la durata del trattamento.
La Rhodiola roseanon ha particolari controindicazioni, ma ad alte dosi può provocare insonnia e irritabilità. Meglio evitarne l'uso in gravidanza e durante l’allattamento, e non somministrare la Rhodiola rosea ai bambini.
In ogni caso è sempre bene rivolgersi al medico o a uno specialista ed evitare l’autoprescrizione, soprattutto se si è soggetti a specifiche problematiche. In particolare, ne è sconsigliato l’utilizzo se si soffre di disturbi cardiaci o pressione alta, come pure in caso di esaurimento nervoso. Non usare assolutamente la rodiola se si assumono farmaci antidepressivi, ansiolitici e barbiturici, poiché li rende inefficaci e ne aumenta gli effetti collaterali.
In commercio la Rhodiola rosea è reperibile sotto forma di estratto secco, in compresse o capsule, oppure in polvere sfusa, ma può essere assunta anche come tintura madre, estratto alcolico e olio essenziale. Si trova in erboristeria o farmacia, come pure nei supermercati nel reparto erboristeria e nei negozi specializzati, oppure è acquistabile online sui siti specializzati.
L’uso terapeutico della Rhodiola rosea era molto conosciuto anche in tempi remoti. Ne facevano già uso nell’Antica Grecia, dove la Rhodiola rosea è citata anche in un trattato medico (il “De materia medica” di Dioscoride). I Vichinghi la prendevano come rinvigorente dopo un intenso sforzo fisico. In Cina, invece, tutta la dinastia degli imperatori Cinesi curava con la Rhodiola rosea molti disturbi. In Tibet, poi, le antiche popolazioni locali la assumevano per adattarsi meglio all’altitudine e al clima rigido.
In Siberia, oltre a essere usata per difendersi dalle basse temperature invernali, vigeva la credenza popolare che chi bevesse tutti i giorni il suo infuso sarebbe vissuto per più di un secolo; inoltre, la radice di Rhodiola rosea veniva regalata agli sposi per propiziare la buona salute dei nascituri. Nel XIII secolo, il principe ucraino Galitski, famoso per le sue doti di grande amatore, usava la Rhodiola rosea come ingrediente principale nella ricetta per una pozione d’amore. In passato venivano usate tutte le sue parti (radici, foglie e fiori) per migliorare il benessere psicofisico e le sue proprietà benefiche venivano tramandate oralmente. Ai giorni nostri, invece, della Rhodiola roseaviene largamente usata solo la sua radice.