L'epilobio, una piccola pianta che cresce ad alta quota, è benefico per la prostata grazie alla potente azione antinfiammatoria; come antisettico e astringente aiuta i tessuti lesi e infiammati a rigenerarsi
L’Epilobio, Epilobium, è un genere botanico appartenente alla famiglia delle Onagracee che include diverse varietà. Originario di Europa e Asia, l’epilobio cresce spontaneamente in tutte le aree temperate dell'emisfero settentrionale e soprattutto in alta quota, lungo sentieri e torrenti oltre che nelle radure montane. I fiori sono caratterizzati da quattro petali bilobati e i frutti sono capsule dalle quali si liberano nel vento nuvole di semi piumati. Le proprietà officinali delle varietà di Epilobio dal fiore molto piccolo, color rosa, rosa pallido o bianco, specialmente sulla prostata, sono state scoperte a partire dal XVII secolo. Oggi la sua azione antinfiammatoria, astringente e antibatterica risulta valida in diverse affezioni della pelle, del sistema digestivo e urinario.
L'epilobio contiene principalmente tannini, flavonoidi, fitosteroli, mucillagini, vitamina C, pro-vitamina A. Questo genere di pianta è caratterizzata da un componente attivo, il miricetolo-3-0-beta-D-glucuronide, capace di inibire la liberazione di prostaglandine, sostanze rilasciate durante il processo infiammatorio che risultano dannose se in eccesso.
L’Epilobio agisce come antiossidante, disinfettante, antinfiammatorio, diuretico, tonico e astringente a benefico di diversi organi e apparati, vediamo quali:
Grazie alla sua azione antiflogistica, è di aiuto in caso di iperplasie benigne della prostata e nelle prostatiti. In generale, questa pianticella difende attivamente il sistema urinario, specialmente in caso di cistite, grazie all’azione diuretica e antinfiammatoria svolta dai flavonoidi. Ottimo da assumere come estratto secco e tintura madre.
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Agisce come disinfettante, tonico e astringente grazie alla presenza di tannini, risultando utile in caso di dissenteria occasionale e dispepsia in quanto svolge un’azione tonico-digestiva aumentando la produzione di enzimi del pancreas e dello stomaco. Da assumere in infuso o tintura madre.
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L’Epilobio svolge un’azione riparativa sui tessuti danneggiati, sia in caso di ferite che di infiammazioni gengivali e irritazioni cutanee, come l’eczema. Se i tannino agiscono come antisettici e astringenti, le mucillagini nutrono i tessuti. Nello specifico, l’Epilobio si applica come balsamo sulla cute e impacchi sulla cute lesa, in tintura madre in caso di ciclo mestruale troppo abbondante.
Se le foglie tenere e i germogli di Epilobio sono usati anche in cucina, sia crudi che cotti, nella preparazione di insalate e contorni, le foglie e i fiori sono impiegati in fitoterapia per ottenere infusi, tinture, balsami, pomate ed estratto secco. Vediamo come assumerli:
L’Epilobio non presenta controindicazioni se assunto nelle dosi consigliate, eccetto per ipersensibilità individuale ai suoi componenti. Si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia prima dell’uso ed evitare l’assunzione nelle donne durante gravidanza e allattamento, oltre che nei bambini di età inferiore ai 3 anni.