Sulforafano: cos’è, benefici, proprietà e dove trovarlo
Erbe e fitoterapia

Sulforafano: cos’è, benefici, proprietà e dove trovarlo

Sulforafano: scopri cos’è, benefici, dove si trova, controindicazioni, i suoi impieghi come integratore e le sue proprietà che migliorano la salute dei capelli

Il sulforafano, un composto naturale presente soprattutto nei cavoli ma non solo, è noto per le sue straordinarie proprietà benefiche. Con azione antiossidante, antinfiammatoria e protettiva, questo principio attivo si rivela un valido alleato per la salute. Scopri in questo articolo cos’è, dove trovarlo, i suoi benefici e come integrarlo nella tua alimentazione.
 

Indice dell'articolo

Cos’è il sulforafano?

Il sulforafano è un composto naturale appartenente alla famiglia degli isotiocianati, noto per le sue numerose proprietà salutari. Questo principio attivo si forma nelle crucifere, o brassicacee, come broccoli, cavolfiori e cavoli, quando l’enzima mirosinasi (che è presente in questi vegetali, ma che può essere prodotto anche dai batteri intestinali) entra in contatto con la glucorafanina, una sostanza “precursore” (ovvero che, tramite una reazione chimica, può trasformarsi in un'altra) anch’essa contenuta in questi alimenti. Per via della sua azione antiossidante e antinfiammatoria, il sulforafano è oggetto di numerosi studi scientifici.

Proprietà e benefici del sulforafano

Il sulforafano, grazie alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e depurative, svolge un ruolo chiave nella protezione cellulare e nel supporto del sistema immunitario. Scopriamo come questo fitonutriente può contribuire al benessere generale, dalla prevenzione dell’invecchiamento cellulare al miglioramento della salute dei capelli e delle funzioni cognitive.

  • È antiossidante: combatte i danni causati dai radicali liberi, rallentando il processo di invecchiamento cellulare. Per questa sua azione, il sulforafano è in grado di proteggere le cellule cerebrali dai danni ossidativi, contribuendo a migliorare la memoria e riducendo il rischio di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.
  • È antinfiammatorio: contribuisce a ridurre l’infiammazione cronica, che è spesso alla base di diverse malattie degenerative come l’artrite, il diabete e le patologie cardiovascolari.
  • È un detox naturale: favorisce l’eliminazione delle tossine accumulate nel corpo, supportando la funzionalità del fegato.
  • Rinforza il sistema immunitario: aumentando la resistenza alle infezioni.
  • Favorisce la crescita dei capelli: grazie alla sua capacità di ridurre lo stress ossidativo, il sulforafano può stimolare i follicoli piliferi, favorendo la crescita dei capelli e migliorandone la salute generale.
  • È antitumorale (in fase di studio): alcuni studi suggeriscono che questo composto potrebbe contribuire a ridurre il rischio di alcuni tipi di tumore, come quello al seno, alla prostata e al colon.
  • Protegge il cuore e i vasi sanguigni: oltre a ridurre l'infiammazione, il sulforafano aiuta a migliorare la salute cardiovascolare grazie alla sua azione benefica sull'endotelio vascolare (le pareti dei vasi sanguigni), che rinforza, riducendo il rischio di ipertensione e aterosclerosi.
  • Sostiene il metabolismo: contribuisce a migliorare il metabolismo degli zuccheri grazie alla sua capacità di aumentare la sensibilità all’insulina. Questo lo rende un alleato prezioso nella gestione della glicemia e nella prevenzione dell’insulino-resistenza e del diabete di tipo 2. Inoltre, contrasta i picchi glicemici, favorendo il raggiungimento e il mantenimento del peso forma.
  • Contrasta l’Helicobacter pylori: il sulforafano è utile contro l'Helicobacter pylori, un batterio legato all'insorgenza di gastriti e ulcere gastriche.

Dove si trova il sulforafano?

Il sulforafano è un potente fitonutriente che, come detto, si trova principalmente nelle verdure della famiglia delle crucifere, un gruppo di ortaggi noto per le sue straordinarie proprietà benefiche. Tra le fonti più ricche, spiccano i broccoli, soprattutto i germogli, che possono contenere fino a 100 volte più sulforafano rispetto ai broccoli maturi. Anche il cavolfiore, i cavoletti di Bruxelles, il cavolo riccio e la rucola sono ottime fonti di questo composto. Oltre a questi, ricordiamo anche la senape e le rape, che ne contengono buone quantità.

Per ottenere il massimo beneficio dal sulforafano, è consigliabile consumare queste verdure crude o poco cotte. Infatti, la cottura prolungata, in particolare a temperature elevate, può ridurre la quantità di sulforafano disponibile, poiché questo composto è sensibile al calore. Un'ottima opzione per preservarne le proprietà è cucinare le verdure al vapore o mangiarle fresche, in insalata o come spuntino.

Inserire quotidianamente queste verdure nella dieta può quindi contribuire a sfruttare le numerose proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e di supporto al metabolismo che il sulforafano offre, apportando benefici concreti alla salute.

Sulforafano: benefici e proprietà

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Come attivare il sulforafano?

Il sulforafano è presente nelle piante sotto forma di un precursore inattivo, chiamato glucorafanina. Per attivarlo e permettere al corpo di sfruttarne i benefici, è necessario attivare un enzima, la mirosinasi, che si trova principalmente nelle cellule vegetali. Il processo di attivazione avviene quando le cellule delle verdure vengono, per esempio, tagliate o masticate.

Tagliando o spezzettando verdure come i broccoli, i cavoli o i cavoletti di Bruxelles, le loro pareti cellulari vengono rotte, permettendo alla mirosinasi di entrare in contatto con la glucorafanina, trasformandola in sulforafano. È quindi fondamentale non solo mangiare queste verdure, ma anche masticarle bene per garantire che il processo di attivazione avvenga correttamente.

Per ottenere il massimo beneficio, alcuni studi suggeriscono di lasciare riposare le verdure tritate o affettate per almeno 30 minuti prima di cucinarle, per consentire una maggiore attivazione del sulforafano. Inoltre, è importante evitare la cottura ad alte temperature, che potrebbe inibire l'enzima mirosinasi e ridurre la disponibilità di sulforafano.

Utilizzare questi piccoli accorgimenti nella preparazione delle verdure crucifere ti permetterà di attivare al meglio il sulforafano e sfruttarne tutte le proprietà benefiche per la salute.

L’integrazione con il sulforafano

Poiché non sempre è possibile ottenere la quantità desiderata di sulforafano attraverso la dieta, l'integrazione può essere un'opzione valida per chi vuole sfruttarne al massimo i benefici. I prodotti a base di sulforafano sono disponibili in varie forme, come capsule, compresse, polveri o estratti concentrati. Questi integratori sono solitamente ricavati dai germogli di broccoli o da altri alimenti ricchi di glucorafanina, che vengono lavorati per ottenere una concentrazione ottimale di sulforafano attivo.

Dosi e modalità di assunzione

Le dosi di sulforafano possono variare in base al prodotto e alle raccomandazioni individuali, ma non esistono ancora linee guida universali precise. Molti studi clinici sui benefici del sulforafano suggeriscono dosi che vanno da 30 mg a 200 mg al giorno, con una dose comune di 50-100 mg al giorno per ottenere effetti positivi. Tuttavia, dato che il sulforafano non è una sostanza essenziale per l'organismo (come le vitamine o i minerali), non c’è un fabbisogno giornaliero definito. Dosi elevate, superiori ai 200 mg, potrebbero non essere necessarie e dovrebbero sempre essere assunte sotto la supervisione medica

Quando assumerlo? A stomaco vuoto o pieno?

Il sulforafano può essere assunto sia a stomaco vuoto che pieno, ma alcuni studi suggeriscono che prenderlo dopo i pasti possa migliorarne l'assorbimento, soprattutto quando viene combinato con i grassi sani (per esempio, quelli di olio extravergine d'oliva e avocado). Gli integratori a base di sulforafano, infatti, vengono assimilati meglio in presenza di lipidi, che favoriscono la solubilità di alcuni composti attivi.

Come sempre, è fondamentale consultare il proprio medico prima di iniziare un’integrazione, soprattutto in caso di patologie pregresse o assunzione di farmaci, per evitare interazioni indesiderate o effetti collaterali.

Controindicazioni del sulforafano

Nonostante i numerosi benefici, il sulforafano potrebbe non essere adatto a tutti. Le possibili controindicazioni includono le seguenti problematiche.

  • Disturbi gastrointestinali: in alcune persone il consumo eccessivo di sulforafano può causare gonfiore o diarrea.
  • Interazioni con i farmaci: chi assume farmaci per la tiroide o anticoagulanti dovrebbe consultare il medico prima di assumere gli integratori di sulforafano.

Fiorella Coccolo
Esperta di erbe officinali e alimentazione. È direttore responsabile di Curarsi Mangiando, Le Ricette PerdiPeso e Le Ricette della Salute delle Edizioni Riza

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