Il corniolo, detto anticamente "pianta dei maghi" contiene grandi sostanze purificanti e antietà non solo nelle bacche ma anche nelle foglie e nella corteccia
Lo si incontra spesso in campagna e nei vecchi giardini e lo si riconosce dai profumati fiori dorati simili a piccoli ombrelli, che compaiono prima delle foglie e dai quali maturano grappoli di frutti scarlatti e carnosi a forma di oliva dal gradevole sapore acidulo, ricchissimi di proprietà salutari e ottimi da gustare maturi al naturale o per farne gustose conserve. Il corniolo è un bell’arbusto che "ama" vivere in compagnia, e per questo in natura è raro vederlo da solo. In Italia è abbastanza facile trovarne piccoli gruppi di piante di corniolo nei boschi di latifoglie, in collina e bassa montagna ma anche in pianura, là dove il terreno è calcareo e ben ventilato. Del corniolo si usa tutto, a scopo curativo e non solo: anche il legno, duro, compatto e resistente, una volta lavorato da esperti artigiani fornisce manufatti lisci e setosi, mentre un tempo i suoi rametti venivano legati fra loro per costruire le scope.
La corteccia di corniolo, che si trova pronta in molte erboristeria, si usa per contrastare gli stati febbrili e le infiammazioni intestinali, specie se accompagnate da episodi di dissenteria. Per preparare un decotto di corteccia di corniolo, basta versare 2 grammi di corteccia essiccata e sminuzzata in una tazza d’acqua, poi si pone sul fuoco e si porta a ebollizione; si lascia sobbollire a fuoco basso per10 minuti, poi si spegne e si fa riposare il liquido finché si raffredda. Se ne bevono 3 tazze al giorno fino a miglioramento.
Ricchissimi di vitamine (in particolare la vitamina C, presente in quantità doppia rispetto agli agrumi), carotenoidi, pectine, tannini, mucillagini, fruttosio e acidi organici, i frutti rossi del corniolo possiedono proprietà disintossicanti e astringenti. I piccoli frutti del corniolo si gustano al naturale oppure possono essere usati per preparare succhi freschi, marmellate, salse o gelatine, o vengono fatti essiccare per preparare infusi o decotti rinfrescanti, da usare anche per allungare spremute e centrifugati. Per preparare il decotto di bacche di corniolo, è sufficiente porre in una tazza d’acqua bollente 5 grammi di bacche secche, far sobbollire il tutto per 10 minuti, filtrare e dolcificare con miele d’acacia oppure di tiglio.
Con foglie e corteccia possiamo preparare un decotto ottimo per ringiovanire la pelle: usato come un tonico, libera la cute dalle impurità, riduce le rughe e rende il viso più tonico e luminoso; ma può essere usato anche come base per impacchi e maschere all’argilla. In 250 ml di acqua fai sobbollire per 10 minuti a fuoco basso 2 cucchiai di foglie e corteccia di corniolo; lascia che il liquido si intiepidisca, filtralo e usalo per detergere viso, collo e décolleté.
Per preparare una deliziosa marmellata di corniolo utilizza frutti giunti a maturazione, lavali accuratamente e dopo averli ben scolati e asciugati mettili in una casseruola; ricoprili appena di acqua e porta il tutto a ebollizione finché non si aprono. Ritirali dal fuoco e passali a un setaccio medio per separare la polpa dai noccioli. Una volta eliminati i noccioli, rimetti sul fuoco la polpa schiacciata, aggiungi del vino bianco (dolce o secco), zucchero (da 300 a 500 g per chilo di polpa) e la scorza grattugiata di un limone biologico. Continua la cottura rimescolando con un cucchiaio di legno finché la confettura non diventa gelatinosa. Versa il tutto in barattoli di vetro da conserve, chiudili e lasciali bollire a bagnomaria per almeno mezz’ora, così da sterilizzarli.