Il suo frutto, la melagrana, protagonista di ottobre, è un concentrato di virtù benefiche e curative per il cuore e rallenta l'invecchiamento cellulare
Il melograno, il cui nome scientifico è Punica Granatum, è originario del sud-ovest asiatico e appartiene alla famiglia delle Punicaceae. In realtà il melograno è la pianta, il cui frutto è la melagrana. E’ costituito da chicchi succosi, leggermente aspri. Cresce nelle zone a clima mite ed è coltivato nelle aree mediterranee dell’Europa e dell’Asia, ma anche del Nord America.
La melagrana è ricchissima di Sali minerali, come potassio, ferro, magnesio, calcio, fosforo e vitamine : C (un melograno è in grado di fornirne circa il 40% del fabbisogno giornaliero) , K e gruppo B. Non indifferente la quantità di flavonoidi, come la quercetina, con attività antiossidante e antiinfiammatoria.
Può inibire l’effetto di alcuni farmaci tra cui gli antidepressivi, gli anticoagulanti, quelli per il diabete, la pressione alta e gli antinfiammatori : È dunque consigliabile a chi fa uso di questi farmaci prestare attenzione e nel caso sospendere il consumo di melagrana.
Il simbolismo del melograno, come per tutti i frutti dai molti semi, è legato alla fecondità e all'abbondanza. Nell'antica Roma l'acconciatura delle spose era fatta di rami di melograno.
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