La papaya migliora l'aspetto della pelle, è un alleato naturale delle tue arterie, contrasta i segni dell'invecchiamento e aiuta contro virus e batteri
Originaria dell’America Centrale, la Carica papaya appartiene alla famiglia delle Caricacee ed è comunemente conosciuta con il nome di papaya, usato per indicare sia la pianta sia il frutto. Fra gli indigeni era nota come “frutto della vitalità”, per le sue caratteristiche energizzanti e toniche; il navigatore portoghese Vasco da Gama la definiva “albero d’oro dell’eterna giovinezza”, sorpreso dalle proprietà benefiche evidenti sulla pelle delle donne che la utilizzavano. Vitamine, sali minerali e antiossidanti rendono la papaya utilissima per mantenere giovane mente e corpo, favorendo la disintossicazione di tutto l’organismo.
La papaya è ricchissima di vitamina C, è una miniera di antiossidanti (come il selenio), flavonoidi, tocoferolo (vitamina E) e provitamina A, che l’organismo trasforma in vitamina A. I carotenoidi di cui è straricco questo frutto, insieme ad altre sostanze antiage, proteggono le cellule dai radicali liberi responsabili di rughe, macchie e altri segni di invecchiamento cutaneo.
Dalla papaya si ottiene un succo ricco di papaina, un enzima capace di “digerire” le proteine alimentari, migliorando e regolarizzando i processi digestivi. La papaina ha le medesime proprietà della pepsina, enzima fondamentale per la digestione delle proteine: l'enzima della papaya alleggerisce così l’attività epatica e riduce la produzione di metaboliti di difficile digestione. Se le proteine non sono digerite correttamente, possono favorire l'insorgere artrite, stipsi, diabete, ipertensione e altre condizioni di salute correlate. L’azione benefica sul cuore è invece data dalla sua capacità di riduzione del colesterolo cattivo, grazie a fibre ed enzimi. Consumare papaya aiuta a tenere pulite le arterie e, grazie al potassio, regolarizza naturalmente la pressione arteriosa.
La vitamina E, presente nella papaya, è considerata il migliore antiage naturale. Ma è anche il licopene del frutto che agisce in tal senso: questa sostanza, che appartiene ai carotenoidi (pigmenti giallo-viola molto diffusi nei vegetali), combatte i radicali liberi e contrasta l’invecchiamento, favorendo la rigenerazione cellulare.
Spesso la fame nervosa nasce da uno stato di intossicazione latente. La papaya, fonte di antiossidanti, aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-base facendolo virare verso l’alcalinità, grazie alla papaina. Risultato? Ci sentiamo meno gonfi e meno affamati. E poi un etto di papaya ha solo 43 calorie e un’alta percentuale di acqua. L’alto contenuto d’acqua della polpa garantisce dunque al frutto una funzione diuretica e drenante, rendendolo ideale anche nelle diete. La sua azione depurativa è fondamentale per combattere il ristagno dei liquidi in eccesso, causa dell’accumulo di tossine e scorie, e anticamera di pelle a buccia d’arancia e cellulite.
Tra le principali proprietà dei flavonoidi della papaya c’è quella di rafforzare i capillari sanguigni e mantenere la loro permeabilità. Dunque la papaya aiuta a contrastare l’insufficienza venosa e la fragilità capillare. Il suo consumo può risultare particolarmente utile anche in caso di vene varicose ed emorroidi.
L’elevata quantità di vitamina C presente nella papaya la rende un valido rimedio contro diversi disturbi d’origine virale, come l’influenza, e ne fa un efficace trattamento preventivo contro i malanni da raffreddamento. Come evidenziato da alcuni ricercatori dell’Agriculture and Agribusiness Department dell’Università di Karachi, in Pakistan, questo frutto è in grado di prevenire le disfunzioni renali e liberare l’intestino dai germi. In Nigeria per esempio è stato possibile liberare il 76,7 per cento dei bambini da vermi e batteri nocivi intestinali grazie a questo frutto.
Nelle zone tropicali, la papaya cresce e viene raccolta tutto l’anno, quindi non ha una vera e propria stagionalità. Ma la produzione è influenzata dall’alternanza di periodi secchi, che sviluppa frutti più dolci e zuccherini e quindi più arancioni, e di periodi piovosi, in cui i frutti sono più verdi. Come scegliere una papaya davvero buona? Se il frutto viene staccato dalla pianta ancora acerba non procede con la maturazione. Per evitare di incorrere quindi in una papaya poco matura dal gusto poco dolce, asprigno e poco piacevole al palato, con la fastidiosa sensazione che “lega i denti” come una banana ancora verde, scegli frutti dalla buccia che vira verso un bel giallo scartando quelli ancora molto verdi. Inoltre, leggi bene l’etichetta e prediligi un frutto arrivato nei nostri mercati per via aerea e non marittima (garanzia di qualità). Conservala a temperatura ambiente e non in frigorifero perché, come tutti i frutti tropicali, sopporta male il freddo.