In caso di esaurimento e stanchezza psicofisica, il fieno greco ci viene in soccorso combattendo la spossatezza e regalandoci l’energia necessaria per affrontare la coda dell’inverno
Il fieno greco(Trigonella foenum graecum) è la scelta migliore che possiamo fare se in questo ultimo periodo di freddo avvertiamo l’esigenza di stimolare l’apparato neuromuscolare, di contrastare la stanchezza e di lasciarci alle spalle la sensazione di fiacchezza. Assumere regolarmente fieno greco favorisce l’assorbimento del calcio, garantisce l’apporto costante di fitoestrogeni e un’azione antinfiammatoria che mantiene in salute ossa, muscoli e tessuti, alleviando i dolori. E se avvertiamo anche che memoria, attenzione e capacità di concentrazione sono un po’ sottotono, sfruttiamo le preziose proprietà di questa erbacea ricca di lisina e triptofano (aminoacidi neurotonici), fosforo, magnesio, silicio e manganese.
Il fieno greco è una vera miniera di fosfati, lecitine, mucillagini, fitosteroli e bioflavonoidi, vitamine B, A e D, tutte sostanze che proteggono la pelle del viso dai segni dell’invecchiamento. E in caso di arrossamenti, mescoliamo un cucchiaino di polvere di fieno greco con mezzo cucchiaio di acqua. L’indicazione è applicarla sulle zone irritate e lasciarla in posa per 15 minuti e, per finire, pulire l’area cutanea con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua di rose.
Un cucchiaino di semi di fieno greco in acqua bollente è una valida alternativa al caffè. In caso di convalescenza, il consiglio è assumere una capsula da 300 mg, una a pranzo e una a cena. Se avvertiamo una profonda stanchezza, la formula più indicata è la tintura madre: 30 gocce, 2 volte al giorno, a digiuno con acqua. E se ci sentiamo particolarmente irritabili, facciamoci preparare in erboristeria una miscela di T.M. di equiseto, trigonella e avena in parti uguali: 40 gocce in un po’ d’acqua, 3 volte la giorno, per tre settimane e ritroveremo il nostro passo.