In estate l’intensità della luce può infastidire o danneggiare gli occhi e quelli dei piccoli sono più sensibili: proteggiamoli con gli occhiali da sole giusti
La luce solare crea la vita e permette la visione dei colori, processo più che mai evidente d’estate quando il sole inonda le giornate e tutto appare più vivido e dai colori più intensi. Ecco perché, soprattutto in questi mesi, bisogna prestare particolare attenzione e cura agli occhi dei bambini, che presentano un cristallino molto delicato, tanto che le radiazioni luminose possono facilmente raggiungere la retina.
L’occhio è la porta principale d’entrata della luce solare nell’organismo e concentra la luce per la sua forma fortemente convergente, per cui l’energia della luce focalizzata sulla macula è da 10 a 100 volte superiore a quella che colpisce la pelle. Per ridurre i pericoli all’interno dell’occhio, la pupilla si restringe molto se sottoposta alla luce in modo diretto, mentre le palpebre con il loro movimento continuo di ammiccamento e le lacrime rappresentano un’utile funzione protettiva. Alla lunga e in condizione di luce intensa, però, queste difese non bastano e occorrono gli occhiali da sole!
Il cristallino di un bambino è molto più trasparente di quello di un adulto, è particolarmente sensibile ai raggi UV, soprattutto nei neonati, e lascia passare facilmente tutte le radiazioni; inoltre, la pupilla è più grande, mentre la pigmentazione interna della retina è ancora scarsa. Fino a un anno di età, il 90% dei raggi UVA e più del 50% dei raggi UVB colpiscono la retina. Al di sotto dei 10 anni, il cristallino lascia passare quasi tutte le radiazioni ultraviolette, mentre fra i 10 e i 13 anni arresta circa il 40 % degli UVA e il 75% degli UVB. È solo con il passare del tempo che si assiste a un’autoprotezione come conseguenza del fatto che il cristallino diventa più grosso e denso.
Quanto prima viene adottata una protezione quanto più la vista sarà preservata nel tempo. I danni provocati alla retina dalle radiazioni solari si accumulano con gli anni. Ma le lenti protettive non devono essere “giocattolo” o comprate su bancarelle perché questi filtri non sono idonei e lasciano passare i raggi ultravioletti senza che sia possibile accorgersene. E non solo… se non adeguati, gli occhiali da sole possono ridurre l’abbagliamento facendo sì che i bambini rimangano con gli occhi ben aperti dietro le lenti rendendo più facile per i raggi del sole pericolosi penetrare nell’occhio e creare nel tempo qualche lesione.
La protezione va mantenuta sulla spiaggia, in barca e durante tutte le attività all’aria aperta, le escursioni o quando i bimbi giocano e fanno sport. Sono sufficienti le lenti “fotocromatiche” in grado di modificare l’intensità del loro filtro e passare dal colore chiaro allo scuro in presenza di una luce maggiore. Esse riducono i fenomeni di abbagliamento, ma sono anche adatte alla protezione contro gli ultravioletti e la luce blu se con il marchio “ce".
In alta montagna (e in zone innevate o su ghiacciai) è opportuno utilizzare lenti e montature con il massimo grado di protezione anche laterale. I raggi ultravioletti, infatti, aumentano con l’altitudine e possono attraversare le nuvole e essere riflessi dalla neve fino al 90%. In quota, sono più temibili anche i raggi infrarossi che, scaldando i tessuti, possono ledere superficialmente congiuntiva e cornea se l’occhio non viene adeguatamente protetto, causando gonfiore delle palpebre o cheratite attinica, molto dolorosa.
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