Accade alle persone che hanno vissuto o assistito a un evento che implicava la minaccia per la propria vita o quella di altre persone, come un grave incidente, una rapina, un’aggressione, un cataclisma naturale, a volte hanno visto morire qualcuno davanti ai propri occhi. Hanno dunque vissuto un evento capace di suscitare grande paura e sentimenti di impotenza o di orrore. Al momento e nei giorni successivi queste persone, pure un po’ scosse, sono andate avanti a fare la loro vita ma, dopo alcune settimane o mesi, il trauma si fa sentire in un modo molto intenso e pervasivo, che spaventa chi lo vive ma anche i suoi familiari.
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I ricordi tornano con forza e persistenza alla mente, in modo ossessivo; iniziano incubi relativi all’evento, talora compaiono dei flashback al risveglio, e forte disagio e reattività di fronte a situazioni che richiamano quel vissuto drammatico. Compaiono sintomi ad un tempo ansiosi e depressivi, cosa che rende difficile capire cosa di cosa si tratti.
Perché capita solo ad alcuni
Di fronte agli stessi eventi c’è chi sviluppa un trauma ritardato e chi invece no: ha brutti ricordi ma niente di più. Tale diversità è dovuta a vari fattori:
- il contesto che la persona stava vivendo;
- a storia personale;
- la capacità di elaborare ciò che accade;
- la predisposizione individuale.
I sintomi ansiosi
Esprimono uno stato d’allerta come per l’imminenza di eventi orrendi o pericolosi
- Difficoltà ad addormentarsi o risvegli precoci
- Irritabilità marcata fino a scatti di collera
- Difficoltà di concentrazione
- Atteggiamento di ipercontrollo e di vigilanza
- Esagerate risposte di allarme per eventi non significativi
I sintomi depressivi
- Indicano un ripiegamento e una sfiducia in se stessi e nella vita.
- Sforzi continui per evitare pensieri, sensazioni e conversazioni associate al trauma, ma anche luoghi, persone e situazione in analogia con esso.
- Incapacità di ricordare aspetti importanti dell’evento traumatico
- Netto calo degli interessi e della partecipazioni alle consuete attività, con un senso di distacco e di estraneità verso gli altri
- Sensazione di non essere più capaci di amare
- Riduzione delle aspettative sul futuro, ad esempio essere felici.
Cosa fare subito
- Visite specialistiche Se ti accorgi di star male non aspettare, soprattutto se i ricordi si fanno ossessivi e il sonno è disturbato. Servono un approccio psichiatrico e uno psicoterapeutico e sono molto utili le sedute di gruppo. Attenzione: gli psicofarmaci da soli possono impedire l’elaborazione dell’evento.
- Evitare stress negativi Alla larga da film ad alta tensione, horror, splatter, e da tutto ciò che può creare un’analogia con il trauma e l’idea di annientamento e raccapriccio. Almeno finché il problema non è risolto.
- Urge il contatto con la natura Molto utili tutti i momenti e le attività a contatto con la natura: prati, piante, animali, panorami. La natura svolge un ruolo materno, accogliente, che riappacifica.