Se vivi con l'idea che esista un solo modo di vivere, lavorare non sarai mai soddisfatta: ascolta il tuo corpo e la gioia di vivere sboccerà da sola
Ci scrive Sonia, una giovane lettrice di Riza Psicosomatica: “Sto male: tutto è cominciato dalla paura che il mio cuore scoppiasse per via della tristezza e della rabbia che provavo a causa della mia inesistente vita sentimentale. Avevo preso una cotta per un ragazzo che mi appariva irraggiungibile e il mio cuore batteva talmente forte che la notte non riuscivo a prendere sonno. Dopo qualche tempo ho iniziato a frequentare il ragazzo in questione, ma lui continuava a essere ambiguo: dolcissimo quando eravamo insieme ma, al tempo stesso, assente.
Avevo la sensazione di essere in gabbia, avevo paura di perderlo, e così mi costringevo a non commettere passi falsi pur di restare legata a lui. Il rapporto è sempre stato caratterizzato da bruschi e apparentemente definitivi allontanamenti e inaspettati ritorni. Ho smesso di frequentarlo ma il mio cuore è tornato lo stesso a farsi sentire e così l’ansia, da cui mi lascio limitare in ogni mia possibile iniziativa.
È come se avessi dentro una grande esuberanza che esige di essere espressa, ma paradossalmente non riesco a fare altro che chiudermi nelle mie abitudini per paura dell’ansia o per la sfiducia nella possibilità di trovare ciò di cui ho realmente bisogno. Non so come uscire da questa spirale: rivoglio la mia gioia di vivere…”
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Se ci "innamoriamo" della convinzione che l’unica meta di un'esistenza sia l’amore, finché non troviamo l’anima gemella, non riusciremo a dare un senso alla nostra vita. Sonia ne è un esempio: è convinta che il suo cuore si faccia sentire a causa della tristezza e della rabbia per una vita sentimentale vuota, ed ecco che l'amore sembra arrivare. La gioia iniziale però è presto diventata angoscia. Lui era sfuggente, mai realmente presente e così le palpitazioni di Sonia si sono trasformate in una sensazione di prigionia: per paura di essere lasciata, ha iniziato a vivere con la costante paura di commettere passi falsi e nonostante l’impegno e l'ostinazione, il rapporto non è mai decollato. Ora Sonia non frequenta più quel ragazzo, ha deciso di chiudere quella relazione che le dava solo tormenti, e il suo cuore torna a farsi sentire. Perché manca l'amore? No, perché Sonia, nell'inseguire quel sogno, si è dimenticata di se stessa, si è annullata per l'altro peraltro inutilmente) e ora l'anima vuole che lei non perda tempo e cerchi la gioia di vivere indipendentemente dagli altri e anche dall'amore...
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Nella sua lettera, Sonia dice una cosa importantissima, di cui non pare abbia colto il peso: afferma di sentirsi strana, come se avesse dentro una grande esuberanza che vorrebbe esprimersi ma che lei in qualche modo costringe a rimanere nascosta per via delle paure e della sfiducia. Eccola, la gioia di vivere! L’unica cosa che Sonia deve fare è ascoltare bene il corpo e ritrovare sé stessa: dedicarsi alle sue passioni, fare quello che più le piace. Più che un fidanzato, sta cercando sé stessa e il cuore si fa sentire per scuoterla, per metterla sulla buona strada. Solo così Sonia potrà ritrovare la felicità; solo così arriverà anche l'amore, quello vero