Orbiting: cos’è e come fare per liberarti dalle relazioni tossiche
Coppia e amore

Orbiting: cos’è e come fare per liberarti dalle relazioni tossiche

L’orbiting è un comportamento in cui una persona utilizza i social per gravitare intorno a te: scopri significato, cause, caratteristiche e come affrontarlo

L'orbiting è un comportamento digitale diventato popolare sul web e sui social ed entrato nel linguaggio comune per cui la persona, dopo aver iniziato una relazione virtuale o un contatto, dirada sempre di più i rapporti, continuando tuttavia a “orbitare” intorno all’altro attraverso i social media, ad esempio visualizzando storie, mettendo “mi piace” o commentando saltuariamente, senza però stabilire un’interazione diretta. Quindi mantiene un contatto, seppur virtuale, senza mai sviluppare una relazione significativa o approfondire la conoscenza.

Questo comportamento appare ambiguo e poco trasparente perché crea l’illusione di un interesse sentimentale, quando in realtà non c’è nulla di concreto. Se l’orbiting è un comportamento che denota una profonda insicurezza, una paura del distacco e un bisogno di esercitare un controllo sull’altro, chi ne è vittima può arrivare a mettere in dubbio se stesso, provando sensazioni di inadeguatezza e disistima. Scopriamo nel dettaglio cos’è l’orbiting, come riconoscerlo e affrontarlo.
 

Indice dell'articolo

Orbiting: cos’è 

Dall’inglese “orbitare attorno a qualcosa”, il termine “orbiting” descrive una modalità relazionale che può verificarsi nelle interazioni online. Facciamo un esempio per intenderci meglio.

Immagina di aver iniziato a frequentare qualcuno che sembrava avere interesse per te, mostrando un coinvolgimento che faceva pensare a un potenziale sviluppo della relazione. Ma, nel tempo, hai notato un improvviso cambiamento: le interazioni sono diventate più sporadiche e gli incontri dal vivo si sono azzerati (sempre che ce ne siano mai stati), fino a che la persona non scompare dalla tua vita. Questa sparizione tuttavia non è mai definitiva. Nonostante le interazioni dirette siano cessate, continui a ricevere piccoli segnali di vita dai social media: un “mi piace” su una tua foto, una visualizzazione di una tua storia o magari un commento occasionale. Questi gesti indicano che la persona continua a gravitare nella tua vita, anche se in modo virtuale, senza però cercare mai un reale contatto o approfondire la relazione.

In pratica chi fa orbiting non si prende la responsabilità di chiudere il contatto o di spiegare le proprie intenzioni, lasciandoti in un mare di incertezze. Le sue azioni sembrano suggerire un ipotetico interesse, ma mai sufficiente a fare il passo successivo. Non ti scrive e tanto meno vuole vederti, però non si perde un aggiornamento sulle tue attività online. Questo comportamento può generare confusione, frustrazione e speranza in chi lo subisce, che si ritrova sospeso tra l’attesa di un possibile ritorno e la consapevolezza che la relazione, in realtà, non è mai decollata.

L’orbiting è quindi una relazione che non si sviluppa mai completamente, un continuo oscillare tra l’indifferenza e un’attenzione effimera che non conduce a nulla di importante. Una sorta di flirt digitale, dove mancano la chiarezza e la profondità di un legame maturo, e dove restiamo a chiederci se, alla fine, questa persona tornerà o se rimarrà solo un’ombra che ci spia da lontano.

Perché un possibile partner diventa un orbiter?

Una cosa è chiara: se la persona che pareva interessata si defila senza alcuna spiegazione, è perché non è realmente interessata, altrimenti non perderebbe l’occasione di stare con te e approfondire la tua conoscenza. Detto questo è possibile stilare tre profili possibili di orbiter e le cause che lo portano ad allontanarsi, continuando a osservare i tuoi movimenti online e apparendo e scomparendo a suo piacimento.

L’indeciso

Il profilo dell’indeciso è quello di una persona che non riesce a fare una scelta chiara rispetto a cosa vuole. Potrebbe non sentirsi pronto per una nuova storia, crogiolandosi negli alibi del passato, come la fine di una relazione importante o aver subito una delusione amorosa. L’indecisione può emergere da dubbi interiori o paure legate al nuovo impegno. L’orbiter indeciso non va via del tutto dalla tua vita per tenerti a portata di mano e, chissà, tornare una volta che avrà preso la fatidica decisione.

L’annoiato

È una persona che non ha un reale desiderio di instaurare una relazione seria, ma si annoia e cerca distrazione. Questo atteggiamento può sembrare casuale o immotivato, ma è sostenuto principalmente dall’assenza di un autentico interesse. Difatti quando l’annoiato si stanca o trova qualcosa di più stimolante, sparisce del tutto e si dedica al nuovo passatempo del momento. 

Il manipolatore

Il manipolatore è il caso più complesso e problematico da analizzare, spesso legato a tratti narcisistici e al bisogno di controllo sugli altri. La sua intenzione non è mai quella di costruire un legame profondo, ma piuttosto quella di alimentare la propria autostima, prendendosi gioco dei sentimenti e delle aspettative altrui. Così chiede attenzioni senza dare nulla in cambio, si avvicina quando vuole e ti fa sentire in colpa quando cerchi di allontanarti, causando insicurezza, ansia e disistima.

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Cosa fare con chi fa orbiting

Un orbiter è una persona che, pur interagendo con te sui social, non fa mai un passo concreto per sviluppare un legame nel mondo reale. Inizialmente potrebbe sembrare interessata, ma quando cerchi di fare il passo successivo – come vedersi o parlare di qualcosa di importante – la comunicazione diventa vaga o si interrompe. La chiave per proteggersi è essere consapevoli del suo comportamento e agire di conseguenza.

Nella situazione più comune l’orbiter, dopo l’iniziale “fiammata”, si limita a interazioni superficiali e intermittenti: commenta le tue foto o ti manda occasionalmente dei messaggi. Se da parte tua c’è un interesse, ma noti che queste interazioni si ripetono senza portare mai a nulla, è il momento di chiederti se davvero vuoi continuare a investire in una relazione che non va oltre il virtuale. Prova a domandare chiaramente alla persona se è interessata a vedersi dal vivo. Se la risposta è ambigua, è un segnale che non c’è la volontà di fare il passo successivo. In questo caso, è meglio non sprecare tempo ed energia in qualcosa che non ha futuro.

Altre volte l’orbiter è più presente, ma ogni volta che cerchi di organizzare un incontro o di fare chiarezza sulla natura della vostra relazione, automaticamente si defila. Scrive spesso, risponde in modo cordiale, ma non si impegna mai sul serio. In questi casi, è importante stabilire dei confini chiari. Chiediti come ti fa sentire l’atteggiamento di quella persona, cosa suscita in te. Le relazioni dovrebbero sempre basarsi sulla spontaneità, sul piacere di condividere momenti ed esperienze e avere un effetto nutriente. In caso contrario non solo non sono benefiche, ma rischiano di essere anche nocive.

Se la persona che fa orbiting ha tratti narcisistici o atteggiamenti manipolatori, probabilmente usa il tuo interesse e la tua attenzione per nutrire il proprio ego. Ti cerca quando ha bisogno di attenzioni, ma sparisce quando ottiene ciò che vuole, creando angoscia e sensi di colpa quando provi a staccarti. Se riconosci una dinamica di questo tipo cerca di allontanare questa persona bloccandola, impedendole l’accesso alla tua presenza online e in generale chiudendo i canali attraverso cui può continuare a orbitare intorno a te. Inoltre, se percepisci che la sua presenza ti provoca malessere o sentimenti di bassa autostima, cerca di ritrovare più spazio e tempo da dedicare a te stesso, a ciò che ti fa stare bene e a relazioni maggiormente appaganti.

Orbiting e ghosting: che differenza c’è?

Insieme all’orbiting, sono diffusi altri comportamenti digitali. Un articolo del New York Times offre una guida per comprendere tutti i nuovi termini legati alla sfera sentimentale. Tra i più noti, viene menzionato il ghosting, una mossa sentimentale più drastica rispetto all’orbiting. Il ghoster infatti scompare senza preavviso, interrompendo ogni tipo di contatto con la persona con cui ha una relazione o con cui sta interagendo online.

Questo comportamento può mettere a dura prova l’autostima e il benessere emotivo di chi ne è vittima. D’altra parte, però, il ghoster, eclissandosi completamente, dà all’altra persona la possibilità di abituarsi nel tempo alla sua assenza, cosa che non accade nell’orbiting, in quanto l’orbiter mantiene un contatto occasionale e virtuale, senza mai chiarire le proprie intenzioni o impegnarsi in una relazione.

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