Possono sembrare simili, ma depressione e tristezza hanno in realtà alcune differenze fondamentali: scopri come distinguerle per poterle così superare
Nel corso della vita, ognuno di noi può sperimentare momenti di tristezza o sentirsi sopraffatto dallo sconforto. Ma quando queste sensazioni si intensificano o persistono nel tempo può nascere la domanda: sto solo attraversando un periodo di tristezza o sto affrontando una depressione?
Indice dell'articolo
Come capire se sei triste o depresso? Tristezza e depressione non sono la stessa cosa, ci sono alcune differenze fondamentali che ci possono aiutare a capire ciò che stiamo attraversando. La tristezza è un’emozione, uno stato d’animo che può essere la reazione a situazioni avverse o che può manifestarsi senza una causa, come un senso di malinconia immotivata. Come tutte le emozioni, la tristezza è passeggera e mutevole. A differenza della tristezza, la depressione è una condizione psicologica che tende a perdurare, che colpisce la mente e il corpo e che si manifesta con sintomi che persistono per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno due settimane.
La depressione si manifesta attraverso una serie di sintomi fisici, comportamentali ed emotivi che vanno ben oltre la semplice tristezza. I sintomi includono:
Scopri i consigli pratici per superare la depressione senza ricorrere agli psicofarmaci nel libro Depressione, ecco come vincerla.
La tristezza può diventare depressione quando i sentimenti di dispiacere sono intensi, duraturi e hanno un impatto sulla vita quotidiana. La transizione dalla tristezza alla depressione può essere graduale; i segni importanti che indicano una possibile depressione includono una persistente sensazione di vuoto, disperazione e una mancanza generalizzata di motivazione, che non scompare con il tempo.
La depressione potrebbe manifestarsi come una tristezza che non migliora nonostante il passare delle settimane e che interferisce con il lavoro, le relazioni o le attività giornaliere. Il pericolo di affidarsi al pensiero e al ragionamento per relazionarsi con la propria emotività è proprio quello di rimanere incastrati in una tristezza profonda e duratura da cui non riusciamo a uscire e che va delineandosi come uno stato depressivo.
Distinguere tra tristezza e depressione può essere difficile. La tristezza è un’emozione primaria, che capita di incontrare ripetutamente nel corso della vita. Tuttavia, se i sintomi emotivi sono così intensi da impedirti di gestire le attività quotidiane e sono accompagnati da significativi cambiamenti nel comportamento, nel sonno e nell'appetito, si potrebbe trattare di un episodio depressivo.
Confondere depressione e tristezza è piuttosto facile perché hanno diversi aspetti in comune. Tuttavia, la tristezza è un’emozione, e quindi è passeggera e fluida, mentre la depressione è una condizione psicologica con una gamma più ampia di sintomi fisici, comportamentali ed emotivi che persistono e influenzano significativamente la vita dell’individuo.
La sovrapposizione dei sintomi può rendere difficile la distinzione tra le due senza un'attenta valutazione. Molte persone tendono a usare il termine "depresso" per descrivere una normale tristezza, il che può sminuire la serietà della depressione come condizione clinica. Inoltre, la stigmatizzazione sociale intorno alla salute mentale può portare le persone a minimizzare o ignorare i loro sintomi, spiegandoli semplicemente come tristezza o cattivo umore.
Depressione e tristezza presentano entrambe sentimenti di dispiacere e pensieri negativi. Tuttavia, mentre la tristezza è passeggera, la depressione tende a sedimentarsi, a durare di più e prepara cambiamenti e trasformazioni profondi, che richiedono un tempo di gestazione più lungo. Di conseguenza, nonostante le loro somiglianze, la tristezza e la depressione necessitano di approcci distinti per essere gestite efficacemente.
Quando la tristezza viene a trovarci dobbiamo viverla non come un problema di cui sbarazzarci ma come un fenomeno interiore, che gioca un ruolo nella nostra interiorità. È fondamentale permettere alla tristezza di esprimersi, di manifestarsi senza contrastarla. Poiché il pensiero non fa che complicare le cose, per comprendere il vero potere trasmutativo della tristezza dobbiamo affidarci ai codici delle emozioni: usare il corpo per accoglierle, incontrarle e trasformarle in immagini per coglierne il senso profondo, che non è legato alle cause esteriori ma a dinamiche profonde della nostra interiorità. Se cerchiamo di spiegare e di razionalizzare la tristezza questa rischierà di cronicizzarsi, di spostarsi sul piano mentale, dove non può svolgere la sua funzione di metamorfosi.
La depressione è un processo attraverso cui la psiche cerca un cambiamento, un salto evolutivo. La psicoanalisi interpreta la depressione come una morte simbolica che precede una rinascita e un rinnovamento esistenziale. Il primo passo per superare la depressione è, da una parte, accettare i sintomi e la sofferenza a essi associata, dall’altra ritrovare quelle attività che distraggono, che danno piacere, che distolgono la mente dal rimuginio depressivo. Utilizzare le attività creative e le immagini come mezzo per dialogare con sé stessi e con la propria interiorità aiuta a rimettere in circolo l’energia psichica che è congelata, come se ci si trovasse in uno stato di “letargo psichico”.