Calazio: cause psicosomatiche e strategie per risolverlo
Psicosomatica

Calazio: cause psicosomatiche e strategie per risolverlo

Scopri le cause psicosomatiche del calazio, i sintomi principali, il significato simbolico legato a emozioni come rabbia e stress, i rimedi per farlo passare

Il calazio è una condizione oculare comune caratterizzata da un’infiammazione cronica delle ghiandole di Meibomio, localizzate lungo il margine delle palpebre. Spesso si presenta come un nodulo duro e indolore, ma in certi casi può diventare doloroso, provocare fastidi o semplicemente essere fonte di angoscia e disistima a causa dell’impatto estetico. Oltre alle spiegazioni fisiologiche, sembra essere associato anche a dinamiche psicosomatiche.
 

Indice dell'articolo

Che cos’è il calazio?

Il calazio si verifica quando una delle ghiandole di Meibomio si ostruisce, portando a un accumulo di secrezioni oleose. Ciò può essere causato dai seguenti fattori.

  • Scarsa igiene oculare.
  • Blefarite cronica.
  • Alterazioni ormonali.
  • Esposizione a polveri o sostanze irritanti.

Tuttavia, molte persone continuano a sviluppare i calazi nonostante i trattamenti medici efficaci e una corretta igiene. Questo ha portato gli esperti a investigare il ruolo delle cause psicosomatiche di questo disturbo.

Sintomi del calazio

Il calazio si presenta inizialmente come un piccolo nodulo sul margine o nella parte interna della palpebra, causato dall'ostruzione delle ghiandole di Meibomio. Questo nodulo può essere indolore, ma spesso provoca gonfiore localizzato, rossore e una sensazione di pesantezza o fastidio all’occhio. In alcuni casi, può svilupparsi dolore se l’infiammazione si intensifica, o essere accompagnato da una lieve lacrimazione e un’irritazione oculare.

Diversamente dall’orzaiolo, il calazio non presenta segni evidenti di infezione, come pus, ma se non viene trattato può ingrandirsi e compromettere temporaneamente la visione. È importante monitorare i sintomi e rivolgersi a uno specialista se il disturbo persiste o peggiora.

Le cause psicosomatiche del calazio

Dal punto di vista simbolico, il calazio può essere interpretato come un messaggio del corpo legato alla “visione” interiore ed esteriore. Gli occhi, nella psicologia simbolica, rappresentano la capacità di osservare il mondo e di accettare ciò che si vede. Un calazio potrebbe simboleggiare la difficoltà nel vedere con chiarezza una situazione o il rifiuto inconscio di affrontare determinate dinamiche interne o relazionali.

Questo blocco fisico, dato dall’ostruzione della ghiandola, riflette un blocco emotivo o mentale: ciò che non si riesce a elaborare o accettare rischia così di somatizzarsi. 

Il calazio nello specifico potrebbe essere collegato ai seguenti fattori.

  1. Rabbia repressa o non espressa
    Gli occhi sono simbolicamente legati alla visione e all’osservazione del mondo, ma anche di sé stessi. Il calazio potrebbe rappresentare una difficoltà nell’accettare ciò che si vede o una resistenza nel confrontarsi con determinate emozioni.
  2. Stress prolungato
    Periodi di forte pressione emotiva o lavorativa possono alterare il sistema immunitario e favorire reazioni infiammatorie, come quella tipica del calazio.
  3. Conflitti interiori
    Una persona potrebbe vivere un dualismo tra ciò che desidera vedere e ciò che invece preferirebbe ignorare. Questo può creare una tensione interna, che si somatizza a livello degli occhi.

Calazio e rabbia: un legame nascosto

Il calazio è spesso associato, a livello psicosomatico, a emozioni di rabbia repressa o inespressa. Quando ci si arrabbia si usano spesso espressioni quali “avere gli occhi iniettati di sangue” e “fulminare con lo sguardo". Se la ghiandola di Meibomio si infiamma può significare simbolicamente che c’è una “pressione” emotiva che non trova sfogo, trasformandosi così in un blocco fisico.

La rabbia è spesso associata a sintomi psicosomatici e tende a manifestarsi nel corpo attraverso tensioni e infiammazioni, e gli occhi, essendo il ponte tra il mondo esterno e quello interno, diventano uno dei canali possibili per la somatizzazione di quest’emozione. Chi soffre di calazio potrebbe inconsciamente vivere situazioni di frustrazione o sentirsi incapace di esprimere i propri disagi.

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Come affrontare il calazio: approcci psicologici e olistici

Se il calazio tende a presentarsi spesso, escluse tutte le possibili criticità di natura fisiologica, potrebbe essere utile indagarne gli aspetti emotivi e psicologici. È allora necessario interrogarsi sulla propria emotività per capire se ci sono emozioni che non stiamo legittimando e che non lasciamo fluire liberamente. In questo caso è utile adottare tecniche di rilassamento o meditazioni guidate che aiutino a esplorare la dimensione emotiva.

È possibile anche indagare la propria emotività attraverso un diario delle emozioni, descrivendo e raccontando le emozioni che compaiono di volta in volta nel corso della giornata. Questi esercizi possono aiutare a riflettere su ciò che si preferisce non vedere della propria vita interiore e a sciogliere i nodi emotivi che alimentano il disturbo.

Michael Morelli
Psicologo e autore, laureato in Sociologia presso l'Università Sorbona di Parigi. Collabora con l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica e con le riviste Riza Psicosomatica e Riza Relax.
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