Autenticità, unicità, originalità sono le sole strade da percorrere per raggiungere l'unico vero scopo dell'esistenza: diventare chi siamo destinati a essere
Vi parlo del nuovo incontro in diretta online che condurrò mercoledì 25 gennaio 2023 alle 18.30. Il tema sarà l'arte di realizzare se stessi. Non c'è altro obiettivo che questo, è il solo progetto che conta. Molte persone ritengono che avere una buona vita significhi possedere certe cose o realizzarne altre, aver accanto alcune persone, un buon lavoro, degli interessi.
Tutto vero, ma c'è Altro, ci vuole un "sale", un fermento, qualcosa da aggiungere, di personale. Del resto, se stiamo parlando dell'arte di realizzare se stessi, significa che in fondo siamo tutti artisti; questi ultimi, nelle loro opere, mettono sempre qualcosa che li caratterizza nel profondo, su cui non hanno ragionato.
Anni fa, qualcuno chiese a grandi pittori come Campigli e De Chirico come mai i loro quadri si assomigliassero tanto. Risposero entrambi in questo modo: "Non so, vengono così, mi ci ritrovo. In quelle opere, sono io".
Da queste riflessioni, sorge spontanea una domanda, che dobbiamo farci sempre:
"Quello che è accaduto oggi mi corrisponde, mi appartiene oppure ho seguito una moda, il pensiero di un amico, mi sono difeso da una paura, come quella dell'abbandono?"
Rispondere a questa domanda è indispensabile per realizzarsi. Per questo, nei gruppi che conduco, online o dal vivo, io cerco sempre di mettere le basi necessarie ad aprire alcune stanze mentali, che non vediamo ma che ci appartengono, stanze personali. Se prevale l'idea di realizzarsi secondo canoni comuni, prima o poi accadrà qualcosa che si opporrà. La mia psiche mi avviserà, con il disagio che non sono sulla strada giusta, sulla mia strada.
Qualche giorno fa mi è capitato di incontrare una persona che ha raggiunto un grande successo. Siamo andati in un bar e lui ha cominciato a bere un cocktail dietro l'altro. Dopo l'ennesimo, dai suoi occhi ha cominciato a emergere un velo di tristezza, un accenno di lacrime. Cosa c'entra quell'infelicità, quella dipendenza dall'alcool con il personaggio di successo? Mi ha confessato di essere spesso ubriaco. Ha avuto successo quella persona, ma non ha realizzato se stessa.
Tristezza, ansia, ansia, insonnia, depressione sono dunque il richiamo di qualcosa che non va nella nostra direzione, il grido della felicità di che ci spetterebbe e che soffochiamo, di quel bisogno inespresso di realizzare autenticamente noi stessi. Per questo, a seconda di come affrontiamo il disagio, possiamo avvicinarci alla realizzazione o diventare stranieri a noi stessi.
Realizzare se stessi significa riposizionare lo sguardo su altre immagini: interiori, solo nostre, autentiche. C'è in tutti qualcosa che riconduce ciascuno alla sua semenza, alla sua unicità. C'è Altro dentro di te, un te stesso che segue la sua natura. Di questo parlerò nel prossimo incontro online.
Vi aspetto!
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